Analisi del 2014

I folletti delle statistiche di WordPress.com mi hanno preparato un rapporto annuale 2014… Grazie ^^

Ecco un estratto:

Una metropolitana a New York trasporta 1 200 persone. Questo blog è stato visto circa 6.100 volte nel 2014. Se fosse una metropolitana di New York, ci vorrebbero circa 5 viaggi per trasportare altrettante persone.

Clicca qui per vedere il rapporto completo.

“Choosy per scelta” alla conquista del mondo

mappa wordpress

Ci sono delle resistenze in Canada e Africa, ma arriveremo anche lì.

Questioni di lavoro e responsività.

Loro volevano la botte piena e la moglie ubriaca;

così ho sbattuto la botte in testa alla moglie, sperando che sembrasse ubriaca… almeno per un po’.

 

Botte piena e moglie ubriaca

#YouStringher: racconto di una fantastica giornata

Ecco una descrizione più dettagliata di #youstringher

Ricette pensieri e idiozie

Come vi avevo già raccontato qui e qui sono stata invitata a partecipare al progetto #YouStringher, che si è tenuto il 9 maggio a Udine con lo scopo di informare albergatori e professionisti del settore turistico su come promuore se stessi e la propria regione utilizzando il web e i nuovi canali di comunicazione. Per prima cosa mi sento di ringraziare Sara Cojutti per l’ospitalità al  “Sa di Te” il suo carinissimo Bed and Breakfast in cui vi consiglio vivamente di alloggiare se doveste passare qualche notte a Udine.

Ma vedimao come si è svolta la giornata di formazione. Il primo intervento è stato tenuto dal preparatissimo Alessandro Gaetano, Responsabile Marketing Agenzia Turismo FVG, che ci ha incantato raccontandoci il progetto che coinvolge ogni settore turistico della regione grazie all’utilizzo dei social media e della collaborazione con vice.com.

Dopo di lui sono saliti sul palco Massimo del Mestre…

View original post 310 altre parole

9 Maggio #YouStringher – Fatto!

Eccomi qui, accoccolata sul letto del B&B “Sa di Te” (super carino) a Udine, pronta a scrivere l’ultimo post per il progetto #YouStringher…

(Avendo pietà del mondo fisico e virtuale – che è lo stesso, quindi doppia pietà per tutti – ho evitato di piazzare un selfie)

Un po’ perchè devo vuotare le parole che ho in testa, un po’ perchè Carolina Venturi e Sara Tortelli se lo meritano, mi sono ripromessa di scrivere “a caldo” una bella recensione dell’evento #youstringer che si è tenuto oggi all’ ISIS Stringher di Udine.
L’evento, come vi ho già detto Qui, e in fondo anche Qui, era indirizzato ad albergatori e ristoratori del Friuli Venezia Giulia, e mirava a formare – e informare – i professionisti del turismo riguardo le potenzialità della rete. O detto in meno parole:

IL WEB PER LA RISTORAZIONE E LA RICETTIVITÀ: STRUMENTI ED OPPORTUNITÀ

 

Così, su due piedi, devo dire che la giornata è stata davvero intensa, e molto interessante.
Il Workshop ha rispettato perfettamente la dicitura “Strumenti ed opportunità”, raccontando dapprima come la Regione Friuli Venezia Giulia si sta muovendo nel campo del nuovo, quasi vecchio, marketing digitale, di Alessandro Gaetano e Massimo Del Mestre; e poi offrendo una breve infarinatura di Visual Storytelling (Walter Saidero), Brand Reputation (Filippo Giustini) e Hotel & Restaurant Reputation (Simone Bianchini). Immancabile l’intervento sugli strumenti di BigG, per gli amici Google (Enrico Rivasi).

Nono, non temete, non intendo mettermi a fare un riassunto di quanto è stato detto. Quello potete trovarlo su Twitter, seguendo l’hashtag #youstringher.
Ciò che mi sento quasi in dovere di raccontarvi è il progetto presentato da Alessandro Gaetano, Responsabile Marketing Agenzia Turismo FVG (per i follower @ale_sciolto); un progetto a tutto tondo, che oltre a coinvolgere tutti i settori turistici della Regione – 11 + 1 trasversale, se non sbaglio – prevede anche tecnologie nuove e coinvolgenti, come la realtà aumentata, la mappatura 3D di siti di grande rilevanza storica, o il profilo Twitter del Milite Ignoto (che vi linkerei se l’avessi trovato). Quindi sono previsti 11 siti verticali, la possibilità di prenotare strutture, blog e, come se non bastasse, una collaborazione con vice.com per la creazione della piattaforma “One For The Road – Friuli Venezia Giulia”…

Insomma, un giga-progetto che potete seguire su twitter e facebook tramite i canali ufficiali del TurismoFVG.

Detto ciò, sarà interessante vedere come verrà curato e gestito il tutto “dopo”; ad esempio: se il profilo del Milite Ignoto reggesse fino alla fine sarebbe davvero un caso fantastico e unico nella storia digitale. Oppure il funzionamento della App di AR con i device che usciranno (si parla già di un Lollipop per Android, WindowsPhone spero passi alla versione C e senz’altro a breve sbucherà un nuovo iOS), e via discorrendo.

Ad ogni modo ciascun relatore è riuscito in qualche modo ad attirare l’attenzione degli spettatori, proponendo punti di vista senz’altro interessanti per le strutture presenti.

Andando a concludere, perchè è tardi (ma senz’altro il discorso riprenderà), vorrei ringraziare un po’ tutti. Quindi vi metto nei titoli di coda, come nei migliori film (la canzone è a discrezione del lettore).

Alla prossima. Mart


Regia:
Carolina Venturini, Content & Community Manager, Scritture Social
Sara Tortelli, Communication Manager, Fuoridaglischemi Strategie

Location:
Anna Maria Zilli, Dirigente Scolastico ISIS Stringher
E l’istituto in generale
Tranne il Prof seduto dietro di me. Chi c’era sa.

Food:
I cuochi e i ragazzi del buffet
Sono stati bravissimi, un 10 politico a tutti

Attori:
Alessandro Gaetano, Responsabile Marketing Agenzia Turismo FVG
La promozione turistica della regione FVG attraverso i social network

Massimo Del Mestre, Direttore del Movimento Turismo del Vino FVG
Case study: http://www.vinoesapori.it come strumento di promozione integrata del territorio

Enrico Rivasi, consulente web
GoogleLocal e GoogleSearch per la ristorazione e la ricettività

Walter Saidero, Art Director Alterego // Graphic Design + Communication
Visual Storytelling. Nelle immagini il fascino di un istante

Filippo Giustini, consulente di marketing
Brand Reputation. Marchi che raccontano emozioni

Simone Bianchini, Direttore Generale Hotel Patriarca, consigliere Consorzio Pordenone Turismo, Delegato FVG e Puglia dell’Unione Italiana Ristoratori
Hotel & Restaurant Reputation


Blogger …Massì, ringraziamoci tra noi! Però, dato che siamo meno centrali, ci spostiamo a lato

Alessandra
unacasaincampagna.com

Federica
donnedelvino-fvg.blogspot.com

Francesca
ricettepensierieidiozie.wordpress.com

Luca
viaggiarevero.com

e Martina, che sono io e mi ringrazio da sola (come recita il meme: 4 ever alone)

Intervista progetto #YouStringher a Sara Tortelli

Un sacco di progetti. In testa ho tantissimi progetti, idee, curiosità… Pensavo di aprire un blog parallelo: forse ho trovato la mia blogaspirazione. Curiosi? Per il momento non posso dire nulla… ok, un piccolissimo indizio: avrà senz’altro a che fare con il cibo.

Ad ogni modo, tra Master, la mostra, i testi per il sito CBS e il lavoro di editing per il blogCBS, non mi sono certo scordata del progetto You Stringher.
Ne avevo già parlato in un post precedente (Progetto You Stringher Blogger ufficiale), ma per chi si fosse distratto lo ripeto:

il 9 Maggio sarò blogger ufficiale di #YouStringher a Udine, insieme a Federica Felice, Francesca Morroni, e Roberta D’Ancona.

L’evento consiste in un Workshop – IL WEB PER LA RISTORAZIONE E LA RICETTIVITÀ: STRUMENTI ED OPPORTUNITÀ – rivolto a professionisti del settore turistico, studenti in tourism management e operatori nel settore della ristorazione ed enogastronomia.

Sara Tortelli di fuoridaglischemi.com

Sara Tortelli di fuoridaglischemi.com

Come alcuni sapranno #Youstringher è stato organizzato da Carolina Venturini di scritturesocial.com e  Sara Tortelli di fuoridaglischemi.com.
Ecco le mie domande per Sara (NB: il grassetto delle risposte l’ho inserito io per agevolare la lettura).

Per iniziare ti va se riassiumiamo in due parole il progetto YouStringher?
#YouStringher nasce per avvicinare il mondo del turismo in Friuli Venezia Giulia ai social network, con l’obiettivo di acquisire maggiore competitività sul mercato. Ogni estate file interminabili di turisti italiani si accalcano ai confini regionali per passare le vacanze in Slovenia e Croazia, sarebbe importante secondo me poter intercettare almeno una parte di questi pubblico, presentando la nostra splendida regione che nel raggio di pochi chilometri offre mare, montagna, benessere, enogastronomia e sport. Sulla scorta di questi ragionamenti abbiamo pensato di coinvolgere non solo gli operatori del settore, ma anche il mondo della scuola, convinte che già da questi primi stadi si possa creare il successo di domani.

 

Trovo molto interessante il punto di vista didattico: i ragazzi e i docenti come hanno risposto al progetto?
L’entusiasmo è stato travolgente, soprattutto da parte di una scuola come l’Isis Stringher che da anni dimostra grande vivacità e attenzione a questi temi. Sia la Prof. Zilli che tutti i docenti sono stati subito disponibili ad organizzare attività in grado di arricchire gli studenti. Abbiamo potuto fare un percorso di lezioni in laboratorio informatico con gli studenti delle classi 5^ ed è stata un’esperienza splendida: i ragazzi si sono dimostrati partecipativi e interessati, segno che sono già consci dell’importanza degli strumenti social per il business di oggi.

E per voi com’è stato rapportarsi con i ragazzi?
È stata una commistione di gioia e desiderio di soddisfare le aspettative, ma alla fine il risultato è stato ottimale. Unire la parte teorica alle esercitazioni ha permesso costantemente ai ragazzi di testare quanto noi dicevamo loro e, viceversa, ci ha permesso di entrare velocemente in sintonia con i ragazzi, lavorando insieme ai progetti didattici.

Ma è stata la prima esperienza nel settore didattico?
È stata la prima esperienza con ragazzi così giovani, ma da diverso tempo ci occupiamo di formazione sui social media a manager ed imprenditori.

 

Logo del Progetto You Stringher

Progetto You Stringher

…ora parliamo un po’delle aziende. A che punto è la digitalizzazione d’impresa nel Friuli Venezia Giulia? E, più in particolare, nel settore turismo?
La situazione è piuttosto complessa: circa il 60% delle aziende non è per nulla digitalizzata, mentre stiamo ampiamente sotto il 10% per quanto riguarda il numero delle aziende online e attive, quindi con sito internet aggiornato, uso consapevole dei social network e azioni di web marketing come invio di newsletter o annunci a pagamento. Questo rappresenta un forte ostacolo per la competitività delle nostre aziende, basti solo ad esempio guardare alle difficoltà che stanno affrontando alcuni dei distretti industriali più importanti a livello regionale. In merito al turismo la competitività è estremamente elevata, basti considerare l’attrattività che da anni stanno esercitando le offerte turistiche di Croazia, Slovenia e Austria. È assolutamente necessario, pena la sopravvivenza del comparto, che le aziende si impegnino a portare avanti progetti di rete, per ottimizzare i costi e acquisire competitività. Inoltre, devono quanto prima affrontare con consapevolezza la leva della promozione, acquisendo competenze per gestire autonomamente o affidare a fornitori esterni capaci le attività di comunicazione.

Si dice che i meno entusiasti dei SocialNetwork abbiano una cattiva opinione di Facebook, considerandolo una cosa frivola o da ragazzini, avete riscontrato questa linea di pensiero durante i corsi?
Lo scetticismo è a volte la base di partenza, anche se molti sono curiosi e vogliono capire le potenzialità di Facebook per il business perché osservano le realtà che li circonda e notano azioni di successo di concorrenti sul web, ad esempio. Molto spesso c’è consapevolezza che i social media possono dare effettivamente una mano, ma non conoscendone bene il funzionamento e temendo di perdere denaro inutilmente molti restano immobili, perdendo grandi occasioni e facendosi sorpassare dai concorrenti, magari meno capaci, ma più prepararti sulla leva della promozione.

Qual è stato il livello di adesione, e ovviamente di interesse, da parte delle aziende? 
L’interesse al corso del 9 maggio è elevato, riceviamo quotidianamente da tutto il nord est messaggi con richiesta informazioni e stanno riscuotendo interesse anche gli sconti che abbiamo proposto per i gruppi aziendali. Anche questo è importante perché in un mondo orientato sempre più alla condivisione è fondamentale che l’intera azienda sia coinvolta, ognuno per la propria mansione ovviamente, nel progetto social.

Sono sempre stata dell’idea che le crisi economiche siano un’opportunità per mettere in discussione i vecchi sistemi, e spingere ad un rinnovamento inevitabile. Quindi il Social, e il web più in generale, è definibile come una concreta possibilità di rinnovo – e dunque di rinascita –  per il settore del turismo?
Condivido anche io la convinzione che il momento di crisi economica sia in realtà, molto spesso, un’occasione di rinnovamento. Il turismo della nostra regione deve assolutamente sfruttare il momento per spingersi verso il cambiamento. Il sito web e i social network sono strumenti che permettono attività di posizionamento e comunicazione mirate al proprio target, è quindi anche necessario per queste aziende un ripensamento dell’organizzazione del proprio lavoro e dell’approccio al mercato, sempre più globale.

E dunque potrebbe essere un’opportunità lavorativa anche per i ragazzi che hanno seguito il corso?
Assolutamente sì, possono essere ritenuti una risorsa a 360 gradi, in grado di rapportarsi con il cliente sia online, sia personalmente, con competenza e preparazione.

 

Andando a concludere (dato che questo post è già troppo lungo), vorrei ringraziare Sara e Carolina per la loro disponibilità, ma soprattutto per aver portato avanti il progetto Youstringher; e colgo l’occasione per dire agli imprenditori italiani:

La storia della vostra azienda è stupenda, digitalizzatevi per raccontarla al mondo

Alla prossima
Mart

 

Progetto You Stringher Blogger ufficiale

Logo del Progetto You Stringher

Progetto You Stringher

Il 9 maggio Udine si terrà il  IL WEB PER LA RISTORAZIONE E LA RICETTIVITÀ .  L’evento consiste in un workshop, ospitato nell’Auditorium della scuola, che conclude il Progetto You Stringher, ideato, proposto, organizzato e realizzato da Carolina Venturini e Sara Tortelli – con la collaborazione dell’I.S.I.S. Bonaldo Stringher e il patrocinio del Comune di Udine e dell’Agenzia Turismo FVG.

Il web per la ristorazione e ricettività: strumenti ed opportunità è un evento dedicato al social media marketing  e alle opportunità offerte dal web nell’ambito del turismo e della ristorazione e si rivolge agli operatori di settore del Friuli Venezia Giulia (ristoratori, albergatori, liberi professionisti, studenti e docenti in Tourism Management).

Ma perchè ne parlo?
Perchè sarò blogger ufficiale dell’evento. Giuro. È scritto anche qui: blogger ufficiali dell’evento.

Ora vediamo l’evento un po’ da vicino … (Sembrerebbe pure in linea con il mio master in comunicazione digitale. E Lo è!)

Al workshop interverranno l’Agenzia Turismo FVG, il Movimento Turismo dei Vini Friuli Venezia Giulia, il Consorzio Turismo Pordenone e diversi consulenti di marketing regionali e interregionali (Veneto, Toscana), che porteranno le loro esperienze e case story sullo sviluppo di community online, fidelizzazione degli utenti, utilizzo del visual storytelling e del visual marketing all’interno delle comunicazioni social in ambito turistico. Verrà dato spazio alla gestione della reputazione online, con particolare attenzione all’uso e gestione di TripAdvisor; le ampie opzioni business offerte da Google Local e Google Search saranno affrontate in un panel specifico sull’argomento. L’evento potrà contare anche su una piccola squadra di blogger ufficiali, che racconteranno l’esperienza attraverso i loro blog e durante il live twitting.

Il Progetto You Stringher ha coinvolto, nei mesi precedenti, le classi V^ della sezione Turistica dell’I.S.I.S. Bonaldo Stringher in un percorso base di formazione gratuita sui temi del social media marketing per il turismo. A conclusione di questo iter di formazione, gli studenti, i docenti e i genitori dei ragazzi potranno partecipare gratuitamente al workshop “Il Social Media Marketing per il turismo (6 maggio 2014), organizzato da Venturini Carolina e Sara Tortelli, con la collaborazione dell’I.S.I.S. Bonaldo Stringher. Parteciperanno all’incontro l’Agenzia Turismo FVG, il Movimento Turismo dei Vini FVG, il Consorzio Turismo Pordenone e il Molino Moras. Inoltre, in via del tutto eccezionale, una consulente di marketing nell’ambito dell’Expo 2015 racconterà ai ragazzi il mondo di opportunità offerte dal web per progetti di più ampio respiro nell’ambito del turismo. All’evento potranno partecipare, su richiesta, anche gli ex studenti dell’I.S.I.S. Bonaldo Stringher, per i quali sono state previste agevolazioni speciali sul prezzo del biglietto, sia per i singoli, sia per i gruppi.

Il Progetto You Stringher e le giornate di formazione hanno ricevuto l’apprezzamento sui social network di Confartigianato Udine, GiovaniFVG, Comunità Monana del Torre, Natisone e Collio, FAI Giovani FVG, Associazione Guide Turistiche FVG e Gemona Turismo. Gli organizzatori hanno previsto delle scontistiche e gratuità per i dipendenti, soci, associati, partner e clienti di ogni organismo e associazione citata.

Qualora siate interessati a partecipare al Workshop, potente andare al link dedicato da scritturesocial.it: http://www.scritturesocial.com/servizi-di-social-media-marketing-carolina-venturini/corsi/progetto-stringher/iscriviti/

O se semplicemente volete saperne di più buttate, un occhio al progetto YouStringher: http://stringher.eu/it_IT/page/you-stringher-progetto/?id=130&id_menu=1&id_item=134

 


Concludendo, per raccontarvi esattamente come mi sento, ecco un “forse non tutti sanno che…” esemplare

Forse non tutti sanno che… 

…il giorno dopo lo spettacolo con Quelli di Paolo (purtroppo il link è solo per gli abbonati al giornale) una ragazza della mia compagnia mi ha telefonato, sostenendo che il suo regista di Milano aveva notato la mia voce, e che mi voleva per una parte. Un sogno che diventa realtà?
…No, perché la stessa ragazza, il giorno dopo mi ha ri-telefonanto, comunicandomi “scusa ma ho sbagliato persona, forse con il dito mi mostrava quella dietro…”

…Un po’ come quando intravedi un tizio che da lontano ti sorride. Tu sorridi, e lui ti saluta, e tu lo saluti… e poi quando è abbastanza vicino, mentre stai prendendo fiato e dire “ciao!”, ti accorgi che guarda quella dietro. Sì ecco. Una cosa così.

Bene questa esperienza mi ha un po’ scottata, e prima di declamare a gran voce una buona notizia, ho imparato ad esserne certa. Quindi sembra è assodato, certo e reale; e a meno che una cometa non decida di schiantarsi su Udine (sbagliano mira perché senz’altro puntava Montecassino) io il 9 Maggio sarò blogger ufficiale del

Progetto You Stringher porta il Social Media Marketing all’I.S.I.S. Bonaldo Stringher di Udine
9 MAGGIO 2014: IL WEB PER LA RISTORAZIONE E LA RICETTIVITÀ
La giornata di formazione 2.0 dedicata agli operatori del settore turistico e ristorativo
del Friuli Venezia Giulia


Buone comete a tutti
MART

ps. per seguire il mio live tweet dell’evento cercatemi su twitter @martinauseli

Come installare WordPress su Mac

Oggi al master mi hanno chiesto come si installa WordPress su Mac OSX, così mi sono chiesta 

Ma perché non faccio un tutorial sul mio blog??

E dunque ecco una guida passo-passo per Simona. Che non è dummie, ma dato che c’ero ho cercato di renderla il più semplice possibile

Come ti dicevo per avere un approccio professionale su WordPress è meglio installarlo sul computer. WordPress per girare ha bisogno di un localhost (server locale), ovvero un programmino che simula (ma potrei dire uno strafalcione) internet nel tuo computer: Apache. Ti serve anche un gestore di database – MySQL – dove WordPress verrà installato, e di conseguenza un supporto per il linguaggio PHP, il linguaggio di programmazione che ti permette di gestire database (es. gli e-commerce hanno alle spalle un db, così come i CMS o magari i siti con dei cataloghi molto articolati).
Il pacchetto per Mac che racchiude ApacheMySqlPhp (e altre cose), è MAMP, un programma opensource e gratis nella versione base. E a noi serve solo quella.

Quindi ecco gli step

  1. Download di MAMP su mamp.info e di WordPress a wordpress.org
  2. Installa Mamp.
    Io ti consiglio di eseguire l’installazione personalizzata, perchè ti evita il peso di MAMPpro, che tanto è solo in versione prova. Quindi, quando arrivi a questo punto clicca sull’installazione personalizzata

    esegui l'installazione personalizzata

    esegui l’installazione personalizzata

    “Deflagga” l’opzione di MAMpro e termina l’installazione.

    togli il flag a MAMPpro

    togli il flag a MAMPpro

     

  3. A questo punto hai una cartella che si chiama MAMP tra le applicazioni. Se la apri, al suo interno, oltre all’icona che ti serve per lanciare il programma e tante altre cose, hai una cartella che si chiama htdocs, lì è dove inserirai i tuoi progetti. Quindi aprila e crea una cartella chiamandola wp_1
    ecco la cartella del tuo primo progetto

    ecco la cartella del tuo primo progetto

     

  4. Ora è il momento di scompattare lo .zip di Worpress. Fallo. (ti consiglio di aprirti un nuovo tab nel finder, perchè devi copiare e incollare)
    Ti si aprirà una cartella omonima e piena di file .php e cartelle. Bene, ora selezionane tutto il contenuto e copialo (cmd+C).

    wordpressmac4

    seleziona e copia

    Fatto? Vai ad incollarlo (cmd+V) dentro la cartella wp_1 che hai creato in MAMP/htdocs.

Ora abbiamo fatto la parte più semplice, andiamo a quella meno semplice, ma sempre facile.

  1. Avvia dall’icona di MAMP il programma (quella che trovi in applicazioni/MAMP) e clicca su “avvia il server
    wordpressmac5

    avvia il server

     

  2. Ti si aprirà una pagina del browser con un indirizzo assurdo e il logo di MAMP, è tutto giusto. Nel menu in alto scegli la voce Tools e seleziona phpMyAdminScreenshot 2014-03-19 20.04.52
  3. Sei entrata nel mondo MySql, qui devi creare un nuovo database, quindi cerca la voce “database” (sopra la scritta general settings) e compila il form con il nome che vuoi dare al tuoi database. Io ti consiglio di chiamarlo db_nomedeltuoprogettoequindidellatuacartella, sennò poi ti fai confusione. Ad esempio io l’ho chiamato db_wp1.
    wordpressmac7

    compila il form

    In sostanza qui si appoggeranno tutte le pagine wordpress di questo progetto, quindi è meglio avere un nome ad sensum

     

  4. L’ultimo passo e poi è tutta discesa.
    Adesso devi cercare nella cartella del tuo progetto applicazioni/MAMP/htdocs/wp_1, il file wp-config-sample.php e aprirlo con un editor di testo (io uso Textwrangler, un editor free). Ti si presenterà un panorama di codice che dobbiamo modificare da così

    wordpressmac8

    da così

    a così

    wordpressmac8

    a così

    Quindi i dati da modificare sono:

    define(‘DB_NAME’, ‘database_name_here‘);  ->  define(‘DB_NAME’, ‘db_wp1‘);

    define(‘DB_USER’, ‘username_here‘);  ->  define(‘DB_USER’, ‘root‘);

    define(‘DB_PASSWORD’, ‘password_here‘);  ->  define(‘DB_PASSWORD’, ‘root‘);

    Perchè “root” e “root”? Perchè phpMyAdmin ha questi username e password di default. Puoi anche modificarli se ti pare, ma prima ovviamente li devi settare su MAMP… magari fallo più avanti se ti va.

    NB: in questa fase state attenti. Alcuni utenti mi hanno segnalato dei problemi di accesso alla cartella – il prossimo step -; a soluzione di questo problema, Este di Kunstrasse.com consiglia quanto segue:

    Martina, dopo praticamente due (ripeto due) mesi di tentativi sono riuscita a capire l’errore!
    Banalmente quando vado ad aprire con Text Edit il file wp-config.php e modifico i vari DB_NAME ecc, gli apici diventano apostrofi. La differenza visiva è minima ma di fatto comporta un errore di lettura del file. Se qualcun altro ha riscontrato un problema simile, questa potrebbe essere la soluzione!
    Così non diventate matti come me..

    Grazie mille e presto!!

    Spero vi aiuti nella fase di installazione. 

  5. Salva con nome…” il file e chiamalo wp-config.php, altrimenti WordPress non lo leggerà mai.
  6. Ecco il momento della verità: sul tuo browser digita il link http://localhost:8888/nomecartella, nel mio caso sarà http://localhost:8888/wp_1, e schiaccia invio.
    wordpressmac10

    il momento della verità

    Se ti esce questa pagina, è fatta! Ora devi solo compilare il form in tutte le sue parti e loggarti.

    Wordpressmac11

    Ciao Mondo!

     

Fatto? Nel prossimo tutorial, ma solo su richiesta, vedremo come usare WordPress

 

Un meraviglioso smanettamento a tutti

Mart

Risotto mele e arance con Master

Forse non tutti sanno che da un mese ho iniziato un master in Cattolica, ma che dico?, questo è Il Master in comunicazione digitale, detto anche @MasterDCS

Cattolica_Master_ALMED_digital_communication_specialist

Se clicchi sulla foto vai alla presentazione dell’ALMED su Slideshare

[La prima settimana mi sembrava pazzesco: ero seduta ad un banco, in un’aula, in una università, in Italia, sulla terra, e stavo seguendo una lezione che mi interessasse davvero, che la sera mi portasse a cercare articoli online, e a condividerli. Uau.
La seconda settimana è stata ancora più pazzesca: era già la seconda settimana e mi sentivo esattamente come la prima. Abbiamo iniziato a fare i primi lavori di gruppo, le prime analisi, a strutturare le prime campagne social, anche in 45minuti.
A lezione si parla di realtà aumentata, di Google, di Big Data, Data Journalis, Blog, Social Networks, Trend, Brand,campagne transmediali, … ho già instaurato dei rapporti sociali con altri esseri umani, e insieme ad altri ho fatto la prima Facebook Ads, la prima presentazione di una strategia online per giovani anziani (detti anche silver surfers).
La terza e la quarta settimana ho fatto una parte di tutte le cose qua sopra, più tante altre, ma non so scandirle cronologicamente: a partire dal fatto che sono andata a guardare sul calendario quante settimane fossero davvero passate dal 27 gennaio, perchè 4 mi sembravano troppe e troppo poche.]

E insomma, il punto è che non ho tempo per fare la spesa, perchè le sere e nel Week-end lavoro ad una mostra virtuale, faccio le pulizie (epperfortuna che Babbonatale ci ha portato l’iRobot) e magari escoilcane.
Ed ecco, per tanto, l’origine del mio meraviglioso risotto mele e arance:

“e cosa cucino oggi? ho solo riso e frutta…”

Qui sotto la ricetta, ricordo al mondo intero che io faccio tutto “a occhio”.

cosa mi serve?

  • 2 mele gialle
  • 2 sanguinelle
  • 1/2 cipolla
  • 5 pugni di riso + il fondo del barattolo perchè “mica posso conservarne così poco”
  • prezzemolo
  • olio
  • burro
  • 1 dado emmezzo
  • una wok
  • un pentolino con circa un litro emmezzo di acqua

 

qui ci sarebbe stata la foto del piatto del risotto mele e arance

Prima parte: chi ben comincia è a metà dell’opera

  1. pelare le mele e sbucciare le arance (togliendo anche la parte bianca perchè potrebbe rimanere dura). Tagliare ciascun frutto in spicchi e ciascun spicchio in due o tre pezzi, badando a tenere separati i due tipi di frutti.
  2. scaldare un po’di olio in padella. Quando è abbastanza caldo, ma prima che frigga, mettere quasi tutti i pezzettini di mela e farli saltare (circa una mela emmezza).
    L’olio caldo rende croccante la parte esterna, così le mele non si distruggono durante la cottura. Nel frattempo taglio mezza cipolla.Dopo pochi minuti toglierle dal fuoco, versarle in un piatto e ripetere l’operazione con le arance, per le quali basta pochissimo.
  3. A questo punto si procede come con il risotto normale -o per lo meno come lo faccio di solito-:
  • lascio imbiondire la cipolla nell’olio
  • aggiungo il riso e lo lascio rosolare
  • mi ricordo improvvisamente di non aver messo il pentolino dell’acqua sul fuoco, dico una parolaccia e lo faccio
  • sfumo il riso (che a momenti si attaccava per colpa del pentolino ) con del vino bianco “da battaglia”
  • verso un po’ di acqua

Seconda parte: se hai fatto bene la prima puoi anche rilassarti e iniziare a mettere le cose in lavastoviglie così poi hai poco da sbaraccare. (@chippie: sì, lo sappiamo, tu non hai la lavastoviglie, sei libera di fare altro)

  1. aggiungo le mele che non ho saltato, così si spappolano e lasciano una cremina super
  2. metto il dado e poi continuo ad aggiungere acqua quando si asciuga, a mescolare, e inizio a spostare le cose dal lavello alla lavastoviglie
  3. qualora dovessi avere anche tu una lavastoviglie da 12 coperti come la mia, e quindi dopo quattro pentole e due bicchieri è finito lo spazio, senz’altro impiegherai un po’ di più nell’incastrare anche le tazze della colazione e i piatti di ieri sera; in questo caso il riso si attaccherà.
    DON’T PANIC: resisti alla tentazione di usare quel mestolo e versa un bel bicchierone di acqua fredda
    , il riso si stacca da solo per una cosa termica che non so spiegare e che identifico come shock-termico. (Ma la sorella Chippie probabilmente lo sa).
  4. Dopo aver assaggiato probabilmente ci sarà bisogno di mezzo dado, anche perchè ci sono ancora le mele e le arance da aggiungere.
    A questo punto il riso sarà circa a metà cottura, metti le mele “caramellate”. Inizia a tritare il prezzemolo che poi ci serve.
  5. Verso fine cottura aggiungi le arance.
  6. Quando è pronto spegni, metti il prezzemolo e, se vuoi, manteca con un po’di burro. Copri e lascia riposare mentre apparecchi e sgomberi le ultime cose.

A me non piace, ma forse la cannella potrebbe darci quel tocco in più.

Buono? È ancora più buono se nel sottofondo c’è la lavastoviglie che va 🙂

Lievito naturale, pasta madre… per gli amici #grammy

Martina Useli

eccomi con i capelli lunghi, 6kg in meno e le occhiaie

Ecco che rincomincio la mia consueta litania di inizio anno (che poi è la stessa di fine estate e di metà primavera):

  1. devo dimagrire
  2. devo mangiare sano
  3. devo scrivere qualche post sul blog
  4. prima o poi mi apro un food blog
  5. dovrei fare un po’ di sport (e già qui si passa al condizionale)
  6. vorrei i capelli lunghissimi

A parte gli ultimi due punti, che sono entrambi irrealizzabili, gli altri sono abbastanza legati tra loro. Sì, insomma, nella mia testa funziona tutto perfettamente:

mangio sano -> scrivo più post sul blog e dimagrisco -> mi apro un f.blog per condividere con il mondo la mia passione -> DIVENTO FAMOSA E MI CHIAMANO NEI RISTORANTI PER SCRIVERE CRITICHE e mangio aggratis
(cosa che di certo rovinerebbe la mia dieta, ma mangiare gratis è lo scopo principale della meravigliosa macchina che si chiama vita)

Alla fine ho concluso che posso anche mangiare più sano senza dimagrire, soprattutto a causa della la mia profonda passione per i prodotti di panificazione. Ed eccoci al punto: anche quest’anno ho pensato di provare a farmi la pasta madre, o lievito naturale, che dir si voglia.

brioches_pastamadre_martcucina

non sono bellissime le mie brioches di pastamadre?

I più afecionados si ricorderanno certamente di quanto l’anno scorso vi abbia tediato su Instagram e facebook; molti non credevano che io fossi riuscita a fare la pasta madre al primo colpo. Altri si ricorderanno anche della mia tonsillectomia, e chissà forse sapranno anche che per colpa dell’operazione e della tesi di laurea la mia cara pastamadre è morta, proprio quando avevo scoperto la ricetta delle broches.
…Quanto erano buone quelle brioches.
E come profumavano…

Presto vi metterò la ricetta, magari per San Valentino; non so il vostro ragazzo, ma questo sarebbe l’unico regalo che il mio compagno apprezzerebbe (a parte un aereo).

E quindi eccomi qui, a sproloquiare per creare un po’ di suspance sulla mia nuova pasta madre: #Grammy.

Perchè #Grammy?

L’idea del nome è nata dal fatto che la pasta madre è un po’ come un altro animale domestico: se cresce, se le dai da mangiare, e se ti regala soddisfazioni, ha bisogno di un nome. Quindi ho pensato a questo fantastico gioco di parole tra i “grammi” della farina e la nonnina inglese, “grammy” per l’appunto.
E l’hashtag (#)? Non è per essere nerd, ha uno scopo preciso: cercate #grammy su instagram, potrete seguire le avventure della mia pasta madre. (Sarà per i grammy awards, sarà per i grammy day, fatto sta che #grammy è piuttosto inflazionato, quindi se seguite #martcucina, troverete solo me, le mie ricette e i miei fallimenti).

Come ho fatto?

Ovviamente mi sono documentata sul web: mi sono iscritta al canale youtube di vivalafocaccia, e sotto consiglio di Vittorio ho letto la ricetta di Pan di pane. Dopo di che ho letteralmente fatto di testa mia, come al solito, buttando gli ingredienti a casaccio e aspettando che accadesse qualcosa.

Ecco qui il mio procedimento fatalista

peccato tu non possa vedere #grammy, cercala su instagram!

Ecco #grammy quando era ancora un ammasso di ingredienti buttati a caso

Sabato mattina:
200g di acqua (ero partita bene misurando l’acqua, poi la pigrizia…)
~100g di farina bio giuntami direttamente da Lodè
Un cucchiaino di miele bio di Lodè (non potete capire quanto sia gustoso)

Il composto è risultato liquidino, ma non ci ho badato più di tanto.
Conservazione: dato che avevo il forno tiepido (circa 30°) l’ho cacciata in forno.

Luendì 1^ pseudo-rinfresco (ovvero: sfamiamo Grammy)

Ho aggiunto solo ~80g di farina normale, perchè quella lodeina sembra molto debole.
Conservazione: avvolta in una sciarpa 100% Kashmir, l’ho messa sopra la cappa della cucina, dove spero sia più caldo.


NB: solitamente si consiglia di metterla vicina ad una fonte di calore, ma come spiegavo in DIYogurt, in casa ho il riscaldamento a pavimento, e un meraviglioso cane -perennemente affamato- che mi impedisce di posare qualsiasi oggetto a meno di un metro di altezza. Quindi mi arrangio come posso, e vedo che, anche se più lenti, i processi chimici funzionano lo stesso.

Martedì 2^ pseudo rinfresco:

Dato che la mia pasta madre aveva delle belle bollicine sulla superficie, ho pensato che avesse fame, così ho gettato una parte di Grammy e ho aggiunto acqua, farina e miele, ovviamente a casaccio e pentendomi subito dopo di non aver avuto voglia di misurare le varie quantità.

Giovedì, oggi: il primo vero rinfresco fatto con un po’ di criterio.

Non potete capire cosa vi state perdendo

la famosa colonizzazione della pasta madre

Dovete sapere che mia sorella è un chimico un po’ hippie che tiene un blog, lacasapelosa.wordpress.com, del quale sono diventata ufficialmente la correttrice di bozze (come tutti i chimici, se ne intende di cose tipo funghi e lieviti, e anche di altre cose che in casa servono tantissimo), e mentre le raccontavo del mio lievito naturale ha detto che mancava una colonia di batteri.

Ora, io ho fatto lettere, e la foto qui accanto vi avvicinerà a quanto la mia mente ha prodotto dopo quella frase.

Quindi <<eeeeh??>> mi è sembrata la risposta più giusta in quel frangente. La conversazione poi si è sviluppata così:

Chimico_hippie: Per fare la pasta madre serve una miscela di microorganismi: lattobacilli e saccaromices, i primi vengono dallo yogurt, gli altri si trovano nella mela. Anche in parte nello yogurt, ma di più nella mela. Almeno questo è quello che ho capito io… Il saccaromices è nel lievito di birra.. Potresti metterci un po’ di birra al prossimo rinfresco. Poi dimmi che succede.

Letterata_sfigata: ma la mela come la metto? perchè il miele si amalgama, ma la mela no. non è che poi mi fa la muffa?
…S
e facessi una centrifuga?
Per quanto riguarda lo Yogurt, mi Sconsigliavano di metterlo, perchè è quello che la rende collosa.
(Ma io ho la netta sensazione che sia ugualmente collosa)

Chimico_hippie: Dovresti grattuggiarla, oppure puoi veramente metterci un po’ di birra al prossimo rinfresco.
Poi una volta partita miele e yogurt nn vanno aggiunti sempre, bastano farina e acqua.

grammy_lievito_nautrale

Sono testarda e disubbiediente! … e un po’ fissata con le centrifughe. ecco Grammy in tutto il suo splendore…

Ecco gli ingredienti del rinfresco giunti dopo questa conversazione:

-100g di grammy buttati nella spazzatura
+ 100g di centrifuga di mela
+ farina a casaccio (fino a renderla un composto pastoso.)

Come avrete capito in questo rinfresco ho aggiunto il centrifugato di mela, esattamente come non mi aveva consigliato mia sorella.
Ma se seguissi le ricette che cucinaDIY sarebbe?

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SeeU