Lievito naturale, pasta madre… per gli amici #grammy

Martina Useli

eccomi con i capelli lunghi, 6kg in meno e le occhiaie

Ecco che rincomincio la mia consueta litania di inizio anno (che poi è la stessa di fine estate e di metà primavera):

  1. devo dimagrire
  2. devo mangiare sano
  3. devo scrivere qualche post sul blog
  4. prima o poi mi apro un food blog
  5. dovrei fare un po’ di sport (e già qui si passa al condizionale)
  6. vorrei i capelli lunghissimi

A parte gli ultimi due punti, che sono entrambi irrealizzabili, gli altri sono abbastanza legati tra loro. Sì, insomma, nella mia testa funziona tutto perfettamente:

mangio sano -> scrivo più post sul blog e dimagrisco -> mi apro un f.blog per condividere con il mondo la mia passione -> DIVENTO FAMOSA E MI CHIAMANO NEI RISTORANTI PER SCRIVERE CRITICHE e mangio aggratis
(cosa che di certo rovinerebbe la mia dieta, ma mangiare gratis è lo scopo principale della meravigliosa macchina che si chiama vita)

Alla fine ho concluso che posso anche mangiare più sano senza dimagrire, soprattutto a causa della la mia profonda passione per i prodotti di panificazione. Ed eccoci al punto: anche quest’anno ho pensato di provare a farmi la pasta madre, o lievito naturale, che dir si voglia.

brioches_pastamadre_martcucina

non sono bellissime le mie brioches di pastamadre?

I più afecionados si ricorderanno certamente di quanto l’anno scorso vi abbia tediato su Instagram e facebook; molti non credevano che io fossi riuscita a fare la pasta madre al primo colpo. Altri si ricorderanno anche della mia tonsillectomia, e chissà forse sapranno anche che per colpa dell’operazione e della tesi di laurea la mia cara pastamadre è morta, proprio quando avevo scoperto la ricetta delle broches.
…Quanto erano buone quelle brioches.
E come profumavano…

Presto vi metterò la ricetta, magari per San Valentino; non so il vostro ragazzo, ma questo sarebbe l’unico regalo che il mio compagno apprezzerebbe (a parte un aereo).

E quindi eccomi qui, a sproloquiare per creare un po’ di suspance sulla mia nuova pasta madre: #Grammy.

Perchè #Grammy?

L’idea del nome è nata dal fatto che la pasta madre è un po’ come un altro animale domestico: se cresce, se le dai da mangiare, e se ti regala soddisfazioni, ha bisogno di un nome. Quindi ho pensato a questo fantastico gioco di parole tra i “grammi” della farina e la nonnina inglese, “grammy” per l’appunto.
E l’hashtag (#)? Non è per essere nerd, ha uno scopo preciso: cercate #grammy su instagram, potrete seguire le avventure della mia pasta madre. (Sarà per i grammy awards, sarà per i grammy day, fatto sta che #grammy è piuttosto inflazionato, quindi se seguite #martcucina, troverete solo me, le mie ricette e i miei fallimenti).

Come ho fatto?

Ovviamente mi sono documentata sul web: mi sono iscritta al canale youtube di vivalafocaccia, e sotto consiglio di Vittorio ho letto la ricetta di Pan di pane. Dopo di che ho letteralmente fatto di testa mia, come al solito, buttando gli ingredienti a casaccio e aspettando che accadesse qualcosa.

Ecco qui il mio procedimento fatalista

peccato tu non possa vedere #grammy, cercala su instagram!

Ecco #grammy quando era ancora un ammasso di ingredienti buttati a caso

Sabato mattina:
200g di acqua (ero partita bene misurando l’acqua, poi la pigrizia…)
~100g di farina bio giuntami direttamente da Lodè
Un cucchiaino di miele bio di Lodè (non potete capire quanto sia gustoso)

Il composto è risultato liquidino, ma non ci ho badato più di tanto.
Conservazione: dato che avevo il forno tiepido (circa 30°) l’ho cacciata in forno.

Luendì 1^ pseudo-rinfresco (ovvero: sfamiamo Grammy)

Ho aggiunto solo ~80g di farina normale, perchè quella lodeina sembra molto debole.
Conservazione: avvolta in una sciarpa 100% Kashmir, l’ho messa sopra la cappa della cucina, dove spero sia più caldo.


NB: solitamente si consiglia di metterla vicina ad una fonte di calore, ma come spiegavo in DIYogurt, in casa ho il riscaldamento a pavimento, e un meraviglioso cane -perennemente affamato- che mi impedisce di posare qualsiasi oggetto a meno di un metro di altezza. Quindi mi arrangio come posso, e vedo che, anche se più lenti, i processi chimici funzionano lo stesso.

Martedì 2^ pseudo rinfresco:

Dato che la mia pasta madre aveva delle belle bollicine sulla superficie, ho pensato che avesse fame, così ho gettato una parte di Grammy e ho aggiunto acqua, farina e miele, ovviamente a casaccio e pentendomi subito dopo di non aver avuto voglia di misurare le varie quantità.

Giovedì, oggi: il primo vero rinfresco fatto con un po’ di criterio.

Non potete capire cosa vi state perdendo

la famosa colonizzazione della pasta madre

Dovete sapere che mia sorella è un chimico un po’ hippie che tiene un blog, lacasapelosa.wordpress.com, del quale sono diventata ufficialmente la correttrice di bozze (come tutti i chimici, se ne intende di cose tipo funghi e lieviti, e anche di altre cose che in casa servono tantissimo), e mentre le raccontavo del mio lievito naturale ha detto che mancava una colonia di batteri.

Ora, io ho fatto lettere, e la foto qui accanto vi avvicinerà a quanto la mia mente ha prodotto dopo quella frase.

Quindi <<eeeeh??>> mi è sembrata la risposta più giusta in quel frangente. La conversazione poi si è sviluppata così:

Chimico_hippie: Per fare la pasta madre serve una miscela di microorganismi: lattobacilli e saccaromices, i primi vengono dallo yogurt, gli altri si trovano nella mela. Anche in parte nello yogurt, ma di più nella mela. Almeno questo è quello che ho capito io… Il saccaromices è nel lievito di birra.. Potresti metterci un po’ di birra al prossimo rinfresco. Poi dimmi che succede.

Letterata_sfigata: ma la mela come la metto? perchè il miele si amalgama, ma la mela no. non è che poi mi fa la muffa?
…S
e facessi una centrifuga?
Per quanto riguarda lo Yogurt, mi Sconsigliavano di metterlo, perchè è quello che la rende collosa.
(Ma io ho la netta sensazione che sia ugualmente collosa)

Chimico_hippie: Dovresti grattuggiarla, oppure puoi veramente metterci un po’ di birra al prossimo rinfresco.
Poi una volta partita miele e yogurt nn vanno aggiunti sempre, bastano farina e acqua.

grammy_lievito_nautrale

Sono testarda e disubbiediente! … e un po’ fissata con le centrifughe. ecco Grammy in tutto il suo splendore…

Ecco gli ingredienti del rinfresco giunti dopo questa conversazione:

-100g di grammy buttati nella spazzatura
+ 100g di centrifuga di mela
+ farina a casaccio (fino a renderla un composto pastoso.)

Come avrete capito in questo rinfresco ho aggiunto il centrifugato di mela, esattamente come non mi aveva consigliato mia sorella.
Ma se seguissi le ricette che cucinaDIY sarebbe?

Curiosi di sapere se funzionerà? Iscrivetevi al blog, per ricevere gli aggiornamenti.
SeeU

7 pensieri su “Lievito naturale, pasta madre… per gli amici #grammy

  1. Ho trovato l’inghippo – forse – la tua musa ha usato farine integrali, che contengono una maggior quantità di enzimi (lo dice pure lei)… ma non trovo le colonie di batteri… mah, forse stanno nella parte integrale… Risponderò con un post un po’ più hippiechim di quello già pubblicato, dove effettivamente il lato tecnico del tipo di lievitazione caratteristico alla pasta madre (fermentazione lattica + fermentazione alcolica), non era stato quasi manco sfiorato. PS nessuno mi aveva dato della chimica hippie, mi fa morir dal ridere!!! PPS leggendo questo commento, scritto di mio pugno, tutti avranno capito perché necessito di una correttrice di bozze. PPPS la mia pasta madre si chiama Lafirenzuolina (e la potete conoscere qui: http://lacasapelosa.wordpress.com/2013/11/11/disoccupazione-slow-food-e-pasta-madre/)

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    • che poi alla fine credo ti soprannominerò “chippie”.

      Sembra una banale sintesi tra chimico e hippie, ma in realtà si potrebbe leggere come cheap-py, e tu sei molto cheap, e poi ricorda un po’ la Cipolla che scorre nelle nostre vene.

      …Oddio!! credo di aver trovato il soprannome più perfetto del mondo. Ora cambio subito il contatto del cellulare 😀

      Ps. io la pasta madre l’ho fatta a casaccio e mi è venuta, come lo spieghi mi cara chippie?

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      • la chimica è un mondo meraviglioso (è sufficiente come giustificazione?) – no, in realtà è che 1. a furia di lavorarla i batteri e le muffe ambintali la contaminano, 2. probabilmente ci avevi messo yogurt e miele e magari avevi una mela guasta là vicino mentre impastavi, 3. usavi la manitoba, quella lievita a nominarla (magie della genetica), 4. non posso avere una risposta a tutto! ;p

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  2. Quando hai scritto “sono diventata ufficialmente la correttrice di bozze (come tutti i chimici, se ne intende …” credevo che continuassi la frase sulla sua ottima preparazione in chimica e scarsa in italiano..ah ah ah!!!
    Riguardo i tuoi propositi intanto hai scritto un bel post, frizzante e originale, come al solito, I capelli non li tagliare e vedrai che un cm al giorno levano il parrucchiere di torno (che è anche un bel risparmio. Il punto 1-2-sono in contrasto, 2-5 in accordo. Se pigli Zeta e la sleghi vedi tu che belle corse ti fai, così 1 e 2 non sono più in contrasto. Dopo questo sproloquio….vista la giornatina me lo posso permettere, ciao e baci.
    NB falla bene ‘sta pasta madre che voglio mangiare pizze e brioches!

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  3. Pingback: Il segreto della pasta madre, ovvero: ma perché spesso ci vanno mela, yogurt e malto? | l'equilibrista

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